Che cos’è che accomuna il tempo e la creatività?

 


Molto, infatti la creatività essendo una qualità sfuggevole, tende a stabilizzarsi nella mente di qualcuno e donare meravigliose idee solo per un per un periodo di tempo che varia a seconda di come viene stimolata e sfruttata.
In un certo senso la creatività è come un’ospite inattesa che arriva a “casa nostra” presentandosi con soavi parole ed elettrizzanti progetti.


E’ difficile ignorare un pensiero ispirante, ma rimanerne affascinati non è sufficiente:
Se rimaniamo a contemplarla troppo a lungo, la creatività si stanca di adularci e si allontana sempre di più da noi. Se non siamo pronti a servirla e a trasformare i pensieri in fatti, c’è il rischio che lasci un grande vuoto in noi e la sensazione di aver avuto una visione che non si è mai concretizzata.


Dunque l’unico modo per trasformare un’idea creativa è quella di organizzare il proprio tempo in modo da avere la possibilità di visualizzare, riflettere, progettare e concretizzare; Solo un lavoro corretto sulla gestione del tempo da’ la possibilità a un sognatore di diventare un artista.
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E chi rende la creatività una filosofia di vita diventa brillante, geniale ma soprattutto unico.


Avere un’idea è un privilegio alla portata di tutti ma che solo pochi riescono davvero a valorizzare e sfruttare profondamente.
Come fecero i grandi geni del passato a essere così prolifici, come impiegavano il loro tempo al servizio della creatività?


Leonardo Da Vinci
Leonardo giocava. Sigmund Freud disse di lui: "Il grande Leonardo, a ben vedere, rimase tutta la vita per più versi infantile; si dice che tutti i grandi uomini conservano qualcosa di infantile. Continuò a giocare ancora in età adulta e anche per questo apparve talora inquietante e incomprensibile agli occhi dei suoi contemporanei".


William Shakespeare
Shakespeare lavorava sempre a stretto contatto col cuore.
“Essere saggio e amare eccede le capacità dell'uomo.”


Johann Sebastian Bach
Bach diede l’anima per la musica.
“Suonate con tutta la vostra anima e non come un uccello ben addestrato.”

Dovete liberarvi del concetto di competizione. Voi dovete
creare, non competere per ciò che è già creato.
Non dovete portar via niente a nessuno.
Non dovete concludere affari poco onesti.
Non dovete imbrogliare o approfittarvi di nessuno. Non
avete bisogno di far lavorare per voi alcun uomo a un salario
inferiore rispetto a quello che merita.
Non dovete agognare l’altrui proprietà, o guardarla con
occhi bramosi; nessun uomo possiede qualcosa che non
possiate avere anche voi, senza doverla prendere a lui.
Voi dovete diventare dei creatori, non dei competitori; otterrete
ciò che desiderate, ma in modo tale che, quando lo
otterrete, ogni altro uomo avrà più di quel che ha ora.

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Wallace D. Wattlece